BEATO MARCO SETTIMANA DAI MONTI AL MARE ALL’INSEGNA DEL GIUBILEO

Settimana fervorosa, all’insegna del Giubileo, quella per il Beato Marco nei giorni precedenti il Ferragosto. A cominciare questa volta dalla montagna, interessata al beato dal Comitato per la canonizzazione che ha portato in Valcellina e Valcosa, nella radiosa domenica 7 agosto, sessanta pellegrini alle porte sante delle parrocchiali di Claut e Clauzetto dove, per provvidenziale coincidenza, le rispettive amministrazioni comunali hanno intitolato al nome di Padre Marco i siti del parco giochi (Claut) e della salita retrostante la chiesa (Clauzetto), favoriti da Rita Bressa e Fabiano Filippin presso i sindaci Bosio e Del Missier. L’incontro degli ospiti si è esteso a Cimolais con le sue vette dolomitiche e alle grotte di Pradis valorizzate cinquant’anni fa da don Terziano Cattaruzza: realtà cui essere più attenti.  Nella serata della stessa domenica, a Pordenone, messa affollata al Cristo: il rettore mons. Menaldo si è reso promotore per la seconda volta anche di una novena all’antico cappuccino preparatoria della festa e conclusa con la sentita celebrazione nella mattinata del 13 predicata da padre Licinio dei Cappuccini di Portogruaro.  Ma anche il mare ha avuto il suo posto nel calendario: il 13 agosto sono stati coinvolti i turisti a Caorle nella grande chiesa della Colonia “Mari” (edificata cinquant’anni fa esatti dall’ingegnere pordenonese Ernesto Raffin); quelli a Bibione hanno ricevuto il pieghevole dell’Atto di dolore perfetto predisposto dal Comitato alle varie messe festive, ben frequentate in quest’altra chiesa giubilare estiva della diocesi.

 

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