Palpabile il ricordo di padre Venanzio da Chioggia: l’anniversario è stato celebrato nella parrocchia sua natale di Sant’Andrea, nella chiesa del suo battesimo nel 1909 e della prima messa solenne nel 1931. Durante la celebrazione eucaristica mons. Cinzio Zennaro più volte ha salutato i pellegrini con fervore.
D’altra parte Chioggia è pure la città del sacerdozio del Beato Marco, onorato dal gruppo nel luogo di quell’ordinazione del 1655, il Vescovado, e sotto il ritratto, opera di Antonio Sampaolo di Roveredo in Piano, che Pordenone qui donò con padre Venanzio al vescovo di Chioggia per la sua cappella nel 1994.
Soste sono state inoltre compiute nelle chiese di San Domenico, Filippini (con l’onore al Ven. Padre Raimondo Calcagno, educatore di padre Venanzio), Santa Caterina e nella stupenda, grandiosa Cattedrale dove, alla fine della trasferta, è giunta la solenne processione dei Santi, ricca di tradizioni e di festa popolare. Il vescovo della diocesi Adriano Tessarollo ha salutato gli ospiti in Seminario durante il bellissimo pranzo, seguito da un trasbordo in laguna, accarezzato da un venticello meraviglioso. Un grazie speciale ai sacerdoti della città e in particolare a mons. Giuliano Marangon per la visita al Museo di una diocesi e città tanto ricche di tesori di natura, arte e spiritualità, che fu sede del poi nostro vescovo Sennen Corrà. E alla ProPordenone, presente con il presidente Giuseppe Pedicini, per avere fatto sua l’idea di questo viaggio in un luogo d’incanti, sospeso fra terra, acqua e cielo (lo si è capito salendo la millenaria torre-campanile di Sant’Andrea) e parlante la lingua della fede del popolo.