Fra i primi santi e beati celebrati nell’anno c’è Odorico da Pordenone il 14 gennaio. In questo 2018 è domenica, ed è provvidenziale perché la coincidenza favorisce le celebrazioni del Settimo centenario dalla partenza di questo grande missionario di Cristo verso lo sconosciuto allora Oriente, promosse dalla Commissione per la canonizzazione e il culto del beato, per il quale è atteso l’esito finale della causa, postulata dai Frati Minori Conventuali e ripresa per la forte volontà di padre Antonio Vitale Bommarco, per 17 anni arcivescovo di Gorizia, di venerata memoria.
È stato elaborato un ricco programma, abbracciante gli svariati ambiti dai quali una figura tanto originale può essere sondata. Pensiamo al valore missionario dell’evangelizzatore fino in Cina, ma passando e sostando in Medio Oriente, India, isole indonesiane e filippine, Viet Nam: tre anni dopo l’arrivo a Pechino il frate era di nuovo in viaggio, di ritorno in Italia lungo quella Via della Seta ora di nuova attualità, obbediente al primo vescovo-patriarca d’Oriente fra Giovanni da Montecorvino, preoccupato di trovare sensibile il papa alle necessità di una vigna già allora popolosa e di un popolo ben disposto alle ragioni della fede cristiana. Pensiamo al taumaturgo, già in vita, con miracoli attestati subito dopo la morte del 14 gennaio 1331 e vagliati da una commissione del patriarca di Aquileia in tutto il Friuli e sino in Istria, Carinzia, Carniola. E pensiamo pure agli spunti di carattere antropologico e geopolitico che vengono dalla figura di Odorico che, nella Relatio del suo viaggio dal 1318 al 1330, dettata al Santo a Padova, descrisse tanta diversità di culture, che noi pure dobbiamo affrontare.
Mano a mano che i mesi passeranno, e si avvicineranno al clou del centenario nell’ottobre francescano e missionario, si potrà accostare il Beato Odorico nei momenti di spiritualità, fraternità e cultura, pensati dalla Commissione promotrice, che uniranno Udine e Pordenone, le due città – Pordenone di nascita (attorno al 1285), Udine di morte e conservazione del Corpo del beato frate nell’arca scolpita trecentesca della chiesa del Carmine – che più lo onorano. Ma pure i territori contermini e del NordEst potranno avvicinare un tale e tanto missionario di Cristo, meritevole del titolo di santo.
Domenica 14 gennaio, la memoria liturgica vede convenire al Carmine di Udine, alle ore 18, tutte le comunità di documentata presenza in patria del beato prima della sua partenza avvenuta da Venezia dopo l’estate 1318. La concelebrazione sarà presieduta dall’arcivescovo Mazzocato. A Pordenone, al mattino, predicazione francescana nelle chiese della città e, in duomo, avvio “odoriciano” della visita pastorale nel pomeriggio. Sempre a Pordenone, sabato 13, alle 20.30, Serata Odorico di presentazione di nuove pubblicazioni nella chiesa al beato intitolata, opera del valente architetto svizzero Mario Botta.
Walter Arzaretti
(Commissione Beato Odorico per la canonizzazione e il culto)