CELEBRAZIONI TRADIZIONALI MESE DI AGOSTO 2019

La sera della memoria liturgica a Villotta d’Aviano vescovo, preti dell’Unità Pastorale e del Comitato Beato Marco, più alcuni cappuccini, sindaco e gente devota fanno ala al reliquiario, “scortato” al termine della messa cantata fino al capitello ove risuona ancora il racconto del Transito. Morto il cappuccino alle 11 del mattino del 13 agosto, a tale ora quella narrazione è letta pure al “Cristo” di Pordenone, da dove padre Venanzio fece beato il suo antico confratello, come il celebrante don Luigi Stefanuto ricorda anche al presente vicesindaco della città prima di dare da baciare la reliquia che un’ora avanti si è fatta toccare al santuario delle Grazie per invito convinto del parroco padre Giovanni, il quale ha presentato il beato di tutta la nostra terra con espressioni più che appropriate. Altro luogo opportuno e altra messa “consolidata” è concelebrata con don Terziano e don Bernardino per gli ammalati ricoverati nell’Ospedale cittadino il 18 agosto quando, nel pomeriggio, un altro luogo estivo “tipico” per Padre Marco, oltretutto perché della Pedemontana sua natìa, la “Santissima” di Coltura, vede esaltate, nel nome di un unificatore, oltre che l’origine francescana del santuario, l’essere un punto d’incontro (sul Livenza) di gente, tanta gente, di due diocesi (Concordia-Pordenone e Vittorio Veneto): questa rivolge onore, canti, preghiere al Nostro, stimolata ancora da don Luigi presidente del Comitato.

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