Domenica 4 giugno le parrocchie di Frattina e Lorenzaga hanno effettuato la chiusura congiunta dell’anno catechistico al santuario della Madonna del Monte di Marsure, dove il parroco p. Ugo Samaritani ha celebrato l’Eucaristia, e sui luoghi del beato Marco d’Aviano. Durante il percorso di andata i pellegrini hanno potuto conoscere le principali tappe della straordinaria vita e della beatificazione del cappuccino avianese, predicatore, taumaturgo, consigliere di sovrani europei, animatore delle armate cristiane e “profeta disarmato della Misericordia divina”. Il rettore del santuario mons. Sergio Moretto ha percorso la storia del sacro edificio, iniziando dall’apparizione della Vergine del 1510 al contadino Antonio Zampara, “uomo semplice, retto e devotissimo alla Madre di Dio cui da vent’anni offriva la più fervida quotidiana preghiera con la recita del suo Rosario”. A poi aggiunto” “la tradizione orale tramanda che padre Marco d’Aviano si recava colà a pregare e un giorno una campana del santuario si mise a suonare da sola al suo passaggio. Si tratterebbe della campana del 1680 ancor oggi custodita nel santuario”.
A seguire la visita duomo di Aviano con il fonte battesimale dove il 17 novembre 1631, lo stesso della nascita, il beato Marco diventò “cristiano” e la recita del suo “Atto di dolore perfetto”.
I pellegrini si sono poi spostati nella caratteristica chiesa rotonda di Santa Maria Maddalena di Villotta, diventata un tempio in onore del beato, il centro principale per il suo culto. Qui il signor Armando Biancat ha illustrato ciascuna delle opere d’arte e di fede custodite, dalla serie di pitture moderne degli artisti Abramo Guiotto e Giuseppe Gatto, rappresentanti la storia del grande cappuccino, soffermandosi particolarmente sul quadro dove sono rappresentati tre grandi frati cappuccini: San Padre Pio da Pietralcina, San Leopoldo Mandic e il beato Marco, tutti e tre impegnati nella predicazione del perdono cristiano e nell’amministrazione del sacramento della penitenza.
All’esterno della chiesa il solenne monumento bronzeo, poggiante su un basamento formato da due blocchi sovrapposti per un’altezza di quasi quattro metri.
Il bacio della reliquia custodita nella chiesa e la benedizione con le parole un tempo formulate dal beato Marco ha concluso l’intensa soddisfacente giornata.