Diverse le sollecitazioni che ci sono venute quest’anno dalla memoria celebrata in agosto del
Beato Marco. Gli appuntamenti promossi dal Comitato Beato Marco si estendono fino a
questo mese di settembre, quando il calendario cattolico ricorda, il giorno 12, la memoria
del Santissimo Nome di Maria anniversaria della liberazione di Vienna 1683 da invasione
armata.
Non possiamo allora esentarci in tale giornata – come abbiamo già fatto nella memoria
annuale del beato del 13 agosto – dal pregare la mediazione presso Dio della Regina della Pace
congiunta al suo grande devoto Beato Marco, mentre permane il “caso disperato” della guerra
che sta incancrenendo in Ucraina e ha nuovamente infettato nell’ultimo anno – perniciosa,
inestricabile – il Medio Oriente con il pericolo qui di una drammatica escalation. Il Comitato ha
chiuso l’elencazione degli appuntamenti del mese che ora è trascorso (dal 13 agosto al 12
settembre) con un’accorata esortazione che vale la pena riproporre perché si faccia intenzione
di preghiera di tutti, e dei devoti in primis: “Il Beato Marco sostenga l’invocazione di pace che
rinnoviamo supplici e la sua intercessione apra a trattative diplomatiche per la cessazione dei
conflitti che, in Ucraina, Palestina/Israele e non solo, continuano a insanguinare il mondo”. Da
sottolineare quest’ultima sfumatura perché vede soggetti della nostra preghiera soprattutto
quanti possono e devono fermare le stragi, le distruzioni, le sofferenze, il versamento di
sangue innocente che i mass media quotidianamente ci documentano. Con il papa anche noi
ripetiamo “basta”, mentre con Padre Marco gridiamo a Dio: “Vieni in nostro aiuto, libera le
armi dai mali che le affliggono, noi amiamo solo la pace” (dalla preghiera innalzata dalle alture
del Kahlenberg sopra Vienna il 12 settembre 1683).
Dobbiamo peraltro qui ricordare, mancando solo tre mesi all’inizio del Giubileo ordinario 2025,
che un’altra è pure l’attualità del Beato Marco, di tenore spirituale e squisitamente ecclesiale
(che pertanto deve suscitare il nostro vivo interesse): ed è l’invito del cappuccino alla
riconciliazione, alla richiesta di perdono che, fatta a Dio umilmente, sinceramente, pone nella
condizione di abbattere i muri dell’incomprensione, dell’odio, della vendetta, pure fra stati e
popoli. Non ci può essere, non ci sarà, vera pace senza ravvedimento, ammonisce ciascuno e
tutti Padre Marco, l’apostolo dell’atto di dolore perfetto, fatto cioè al Padre da figli che
amano: lo amano e si amano!
Stimolati da tali contingenze della vita dell’umanità e della vita della Chiesa di primaria
rilevanza (la pace, il giubileo) – e potremmo aggiungere i pure importanti, imminenti, eventi di
Go2025, la capitale europea della cultura per la prima volta individuata nel connubio di due
città, Nova Gorica e Gorizia, che, su quello che fu un confine bollente, oggi sono una pur
appartenendo a stati diversi; e del Centenario Francescano in corso verso l’800° del transito
del Serafico cantore della pace e del creato e “Padre” anche di fra Marco d’Aviano –
celebriamo con piena convinzione, dopo il mese “marciano” di agosto, anche la festa del
Santissimo Nome di Maria del 12 settembre, anelando alla sospirata pace.
Come Comitato per la causa del Beato Marco la stiamo chiedendo tenendo in questo mese
incontri di preghiera con alcune comunità di religiose alle quali affidiamo la preghiera di pace e
contro la guerra per intercessione del nostro apostolo di pace. Lo abbiamo fatto il 2 settembre
con le Ancelle di Gesù Bambino da oltre cent’anni presenti a Gorizia; il 9 settembre con le
Suore guanelliane e gli ospiti che esse accudiscono nella bella casa per anziani “San Pio X” di
Cordignano (diocesi di Vittorio Veneto); e lo facciamo giovedì 12 settembre nella casa madre
delle Suore Terziarie Francescane Elisabettine di Padova, presente la reliquia del Beato Marco
nella città che lo vide esordire come taumaturgo l’8 settembre 1676 e che fu teatro nel 1941
della guarigione miracolosa che lo ha portato alla beatificazione: guarigione che avvenne per
iniziativa di preghiera del futuro San Leopoldo Mandic da Castelnuovo.
A Dio piacendo concluderemo questo itinerario salendo a Madonna del Monte sopra Aviano
nel mese del Santo Rosario di ottobre.