Anno della Vita Consacrata e memoria di padre Venanzio Renier: un accostamento opportuno – considerando le elette virtù praticate in ottant’anni di convento dal cappuccino postulatore che fu confuso dal popolo col Beato Marco – che ha marcato l’anniversario (settimo) della sua morte, il 17 giugno scorso.
Il Comitato Beato Marco ha promosso celebrazioni: il 16 a Chioggia, patria di padre Venanzio e del sacerdozio del “suo” beato; il 17 a Pordenone (chiesa del Cristo), ove il quasi centenario frate stette per 17 anni a curare la causa dell’antico confratello (queste due messe sono state presiedute rispettivamente da padre Giorgio e padre Licinio del convento di Portogruaro). A Conegliano, chiesa dei Cappuccini, ove il padre passò a Dio, la concelebrazione serale del giorno 17 ha assunto il carattere anche di ricordo del terzo centenario della morte di padre Cosmo da Castelfranco che di Padre Marco fu per 24 anni il compagno di viaggi, il confessore, il sostegno nelle ardue missioni europee e poi il primo preziosissimo biografo.