Due attualità accompagnano la festa di questo agosto del Beato friulano Marco d’Aviano. La prima, drammatica, è la guerra in Europa per la quale il Comitato per la causa invita, anche diffondendo un apposito testo/immaginetta, a invocare il pacificatore del continente: Padre Marco, noto come diplomatico e taumaturgo, fu infatti l’inviato del papa nel 1683 a un’invasione armata che era giunta ad assediare il cuore dell’Europa, Vienna. La seconda, gioiosa, è la prossima beatificazione (4 settembre a Roma) di Papa Luciani, Giovanni Paolo I, che da cardinale patriarca di Venezia aveva perorato, nella stessa estate 1978 della sua elezione al pontificato, la beatificazione del cappuccino.
Soprattutto il bisogno di pace in Europa viene evocato alla messa che il presidente del Comitato Beato Marco don Luigi Stefanuto celebra a Camporosso in Valcanale domenica 7 agosto alle ore 10.30: la preghiera “per la pace e contro la guerra” per intercessione di Padre Marco sarà elevata in italiano, sloveno, tedesco in una comunità di antica tradizione trilingue di questa conca che, all’incrocio geografico e culturale fra i tre ceppi linguistici europei, è vocata a essere laboratorio di pace.La reliquia del Beato Marco fa visita nell’occasione anche dalle Clarisse di Moggio Udinese, a sottolineatura del bisogno che i cristiani devono sentire in questo tempo di riposo estivo di pregare per la pace in Ucraina, in adesione all’invito incessante di papa Francesco. (w.a)