Abbiamo motivo di “gridare a Dio” anche per la vita e pace sociale intaccate, in queste settimane in Europa, pure da attentati che hanno sparso sangue innocente e fanno trasalire anzitutto i credenti nell’unico Dio (pensiamo alla gravità di quanto accaduto a Nizza, dentro la cattedrale). In tali e ripetuti frangenti ci viene spontaneo pensare al Beato Marco e affidare il continente alla sua protezione misericordiosa di riconosciuto uomo di pace e di “salvatore dell’Europa”. Scriviamo subito dopo la ferita inferta al cuore dell’Europa a Vienna, dove terrore e morte indiscriminata sono stati seminati la sera commemorativa proprio dei defunti (2 novembre) in sei centralissimi posti a pochi passi da dove Padre Marco concluse la sua vita consacrata al ristabilimento fermo della pace e dove l’aveva anche supplicata a Dio: “Non amiamo altra cosa che la pace!”. Colpita è stata, fra l’altro, la storica piazza delle Erbe, il Graben, vicinissima alla Kapuzinerkirche della tomba del beato e alla cattedrale di Santo Stefano e perciò conosciuta dai pellegrini accompagnati in questi anni dal Comitato pro causa. Qui, davanti alla colonna dedicata alla Santissima Trinità, accanto a un’immagine della Madonna eretta “per cagione della peste”, egli predicò congedandosi dalla città con calore il 12 luglio 1682, presente la famiglia imperiale, e “diede la benedizione alla indescrivibile moltitudine di popolo” (Positio, 298): e gridò la necessità di conversione, di ritrovare l’alleanza con Dio dopo che il contagio sembrava cessato, predicendo però un’emergenza anche più grave per la pace, che infatti colpì la capitale d’Austria l’anno successivo. Narrano autorevoli cronache: “I Principi hanno dato gran segni di pietà in questa occasione”, “sentendosi voci pietose [anche] del popolo penitente” (Positio, 292, 296).
Per Padre Marco non c’era, non c’è, altra ricetta per sconfiggere le pesti dell’umanità se non la fraternità. “Non amiamo altro che la pace”, pregò poi a Vienna il 12 settembre 1683 ma con un’aggiunta oggi profetica: “Con te, o Dio, con noi e con tutto il nostro prossimo”. “Solo l’amore spegne l’odio” (papa Francesco sui fatti di Vienna): e solo se viene da Dio va al prossimo nostro!