Viaggio martedì 20 con il Beato Marco a Rovereto, città della campana della pace
All’inizio del tempo di conversione della Quaresima l’animo si predispone nella preghiera all’ascolto più attento delle necessità impellenti del presente. Sentiamo in noi, alimentati dall’invito accorato del Santo Padre (espresso anche domenica scorsa all’Angelus), di pregare Dio specialmente per la pace; e di farlo invocando pure la sua clemenza: “Dio abbia di noi pietà”. In questo sacro tempo siamo chiamati di conseguenza a coerenti atti di vangelo che favoriscano pace tra noi e con tutti, mentre non cessiamo di supplicarla al suo Datore per i popoli coinvolti in guerre (in Ucraina, Palestina/Israele e non solo nel mondo) che sono andate aggravandosi e incancrenendosi e spaventano per il pericolo di un loro allargamento.
Viene ancora incontro in tale impegno la preghiera, l’annuncio e la testimonianza del Beato Padre Marco che, insegnando l’Atto di dolore perfetto, ci aiuta a confessare “con intenso dolore [‘senza fine’, egli anche dice, ndr] innumerevoli negligenze e peccati commessi nella vita”, a pentirci “dal profondo del cuore” e a manifestare il “fermo proposito di non commettere ancora un solo peccato mortale”, invocando per questo, “nella viva speranza”, il “santo aiuto di Dio infinitamente buono e amoroso”.
Padre Marco ebbe dalla Chiesa l’obbedienza di farsi ministro itinerante di pace in Europa dopo la predicazione di quaresima del 1680, durante la quale suscitò copiose manifestazioni di conversione a Rovereto. Da lì partì per Innsbruck, Monaco di Baviera e visitò nell’anno tutta la Germania, incontrando pure per la prima volta l’imperatore d’Austria. Rovereto fu il luogo di svolta del suo apostolato: “Marco d’Europa”!
E da Rovereto si inizierà quest’anno l’itinerario di Quaresima con il Beato Marco grazie all’iniziativa di pellegrinaggio sostenuta dal Comitato per la causa. È previsto martedì 20 febbraio, con partenza in pullman alle ore 7, questa volta dal piazzale del tempio di San Liberale a Sacile, lungo la Pontebbana. La messa sarà celebrata nella chiesa dei Cappuccini della città trentina: qui vive attualmente padre Rufino Biasi, per quindici anni apprezzatissimo direttore spirituale e rettore della Chiesa del Cristo a Pordenone. Nel pomeriggio pregheremo con grande fervore per la pace presso la nota campana della pace chiamata “Maria Dolens” – la più grande al mondo con i suoi tre metri di diametro – fusa sul colle di Miravalle soprastante Rovereto con il bronzo dei cannoni delle potenze che si erano combattute nella prima guerra mondiale: ogni sera, dal 1965, essa fa udire i suoi cento rintocchi a perenne invito e monito alla pace. Guida il pellegrinaggio don Brunone De Toffol, del clero di Vittorio Veneto, membro del Comitato B. Marco. Adesioni al cell. 347 1079168 o al 366 3242812. w.a
Pubblicato inSenza categoria|Commenti disabilitati su ALL’INIZIO DI QUARESIMA accogliamo questo messaggio e invito
Nel primo anno del Centenario Francescano 2023 2026
a 800 anni dagli eventi della vita di San Francesco d’Assisi
*Sette secoli dall’approdo presunto del beato nelle Filippine (1324)
Preghiamo in questo momento per la pace l’intercessione anche del missionario in oriente Odorico
UDINE
Commissione Beato Odorico per la canonizzazione e il culto
Domenica 7 gennaio
– Chiesa “Beata Vergine del Carmine”ore 16.30: “Il Beato Odorico. Una figura che ha lasciato il segno nella nostra città. Itinerario alla scoperta dell’arca e di altre tracce della sua memoria”. Evento culturale a cura della parrocchia, con interventi dei proff. Gianpaolo Trevisan (sulla cappella del beato nella chiesa di San Francesco) e Luca Mor (sull’arca trecentesca)
SABATO 13 GENNAIO
– Casa “Fraternità Sacerdotale”, via Elleroore 16.00: In unione spirituale con la messa solenne nella vicina parrocchia del “Carmine”, Messa in cappella celebrata dai preti ospiti nella memoria del Beato Odorico *Interventi a Radio Spazio Udine
– Chiesa “Beata Vergine del Carmine”, via Aquileiaore 18.30: Concelebrazione eucaristica nella vigilia della festa del Beato Odorico. Nel primo anno del Centenario Francescano, presiede il professor padre Luciano Bertazzo ofm conv, direttore del Centro Studi Antoniani e dell’Istituto Teologico Sant’Antonio Dottore di Padova, con sacerdoti della città, della Commissione Beato Odorico per la canonizzazione e il culto e frati e la presenza dei chierici conventuali. Canti francescani. Preghiera e onore al beato all’Arca trecentesca. Rinfresco
DOMENICA 14 GENNAIO– Santuario “Sant’Antonio”, Frati Minori GEMONA DEL FRIULIore 7.30, 9.30, 11.00: Messe con esposizione della reliquia del Beato Odorico
Ore 16.00: Vespri presieduti da padre Felice Pol ofm, conclusi con processione alla cella del Santo recando la reliquia del beato, onorato qui e pure a una vetrata del santuario; segue, ore 17.00: Messa celebrata da padre Felice Pol
PORDENONE
Giovedì 11 gennaio– ore 10.35: “Il gennaio di Odorico da Pordenone nel primo anno del triennio francescano”, trasmissione su Radio Voce nel Deserto Pordenone (replica: sabato 13 gennaio ore 17.20)
Venerdì 12 gennaio
– Casa Serena, via Revedoleore 10.00: Messa con gli anziani ospiti invocando il Beato Odorico nel nuovo anno; distribuzione del santino e benedizione con la reliquia
– Casa di riposo “Zaffiro” (Torre)ore 16.00: Messa con gli ospiti invocando il Beato Odorico nel nuovo anno; distribuzione del santino e benedizione con la reliquia
Sabato 13 gennaio
– Chiesa del Cristo ore 10.00: Messa della memoria anticipata del beato (padre Licinio Pasqualotto), esposta la reliquia
– Chiesa parrocchiale, Villanova ore 17.30: Messa festiva con preghiera al beato esposta la reliquia
– Chiesa parrocchiale “Beato Odorico”, viale Libertà ore 18.00: Messa festiva del beato patrono della parrocchia
– Santuario “B.V. Grazie” ore 18.00: Esposizione della reliquia e preghiera al beato alla messa festiva
DOMENICA 14 GENNAIOfesta del Beato Odorico da Pordenone
– Casa Francescane Elisabettine, via p. Marco ore 7.30: Lodi e preghiera d’intercessione, esposta la reliquia del beato
– Parrocchia “Beato Odorico”, viale Libertàore 9.00: Messa propria in chiesa del beato patrono; ore 11.00: Messa della solennità patronale ricordando il 50° di istituzione della parrocchia e il 25° dalla dedicazione della chiesa,presieduta dal vescovo diocesano con amministrazione della Cresima; al termine, nella sala opere parrocchiali, inaugurazione e visita alla mostra sugli eventi del 50° e 25°; segue brindisi comunitario; ore 17.00: Concerto in chiesa di musiche medievali dei tempi di frate Odorico dell’ensemble umbra “I Trobadores”
– Chiesa parrocchiale, Villanova ore 9.30: Messa cantata con inni al beato nel luogo suo natale presieduta da un PADRE MISSIONARIO COMBONIANO della comunità di Cordenons; preghiera, onore all’insigne reliquia e benedizione
– Casa Betania, via Villanova ore 10.00: Ricordo del beato alla messa festiva; preghiera d’intercessione dal santino
– Chiesa Ospedale civile “Santa Maria degli Angeli”ore 10.00: Messa pregando il beato per gli ammalati
– Chiesa parrocchiale “San Giuseppe” Borgomeduna ore 11.00:Messa parrocchiale con presenza dell’insigne reliquia del beato (nello spirito della comunione fra parrocchie appartenenti all’Unità pastorale Pordenone Sud dei natali di Odorico)
– Duomo Concattedrale ore 11.30: Messa parrocchiale della comunità di San Marco nella festa del Beato Odorico celebrata dal vicario generale. Canto degli inni e onore all’insigne reliquia del beato all’altare di San Francesco. Ricordo alle messe anche: sabato 13 ore 18.00; domenica 14 ore 9.30
– Santuario “B.V. Grazie” Esposizione del reliquiario del beato onorato all’altare proprio; ricordo, preghiera e benedizione con la reliquia alle messe d’orario: ore 7.00, 9.00, 11.00; ore 18.00: Messa presieduta con omelia sul beato da un PADRE MISSIONARIO COMBONIANO della comunità di Cordenons
Sabato 20 gennaioChiesa “San Daniele Comboni” CORDENONS ore 18.00: Messa e annuncio sul beato, esposta la reliquia
Domenica 21 gennaio
– Chiesa parrocchiale “Cristo Re” ore 11.00:Messa del ricordo parrocchiale annuale del beato. Preghiera d’intercessione e canto dell’inno, presente l’insigne reliquia conservata nella vicina chiesa di Sant’Ulderico Villanova
MOSTRA documentaria al “Beato Odorico” Pordenone per i 50 anni della parrocchia: dal 6 al 31 gennaio nella sala opere parrocchiali
La memoria del Beato Odorico del 14 gennaio è propria per le diocesi di Udine, Concordia-Pordenone, Gorizia e l’Ordine Francescano
ALL’INIZIO DELL’ANNO
E PER LA FESTA DEL BEATO ODORICO DA PORDENONE
Anche nel nome del Beato Odorico da Pordenone, che si celebra il 14 gennaio, quest’anno domenica, i più cordiali saluti nel nuovo anno, che è pregiubilare e vede perciò più attenti quanti seguono, promuovono, sostengono percorsi o cammini di santità.
L’La coincidenza domenicale obbliga, in un certo senso, le comunità tradizionalmente coinvolte a una celebrazione sovrapposta in quel giorno. Di rilievo resta la concelebrazione a Udine, presso l’Arca del beato nella chiesa del Carmine, anticipata a sabato 13 gennaio alle ore 18.30. Sarà presieduta e animata dai frati dell’Ordine promotore della causa, i quali hanno guidato negli anni il lavoro di raccolta e riordino, secondo i criteri dettati dalla Congregazione (oggi Dicastero) delle Cause dei Santi, del materiale storico volto a comprovare la santità eminente, cioè non ordinaria, del Beato Odorico. A tale lavoro ha dato un significativo apporto la Commissione per la canonizzazione e il culto istituita con decreto dell’arcivescovo di Udine venticinque anni fa, il 21 dicembre 1998, su decisa iniziativa dell’arcivescovo francescano conventuale di Gorizia padre Antonio Vitale Bommarco, commemorato nel settembre scorso nel centenario della nascita.
Invitiamo pertanto alla celebrazione in Udine, portando peraltro a conoscenza quanto anche quest’anno – come nel quarto di secolo trascorso – si è programmato, specie dalle parrocchie e conventi, pure a Pordenone e a Gemona, per la festa e il mese del Beato Odorico. Il fitto calendario è una prima buona iniziativa dell’anno di preparazione al Giubileo ordinario 2025.
Svariati dunque gli stimoli per proseguire nelle convinzioni anche a questa causa, il cui humus e i cui valori sono francescani e missionari (nel 2024 sono pure sette secoli dall’approdo presunto di Odorico nell’arcipelago filippino), dunque in sintonia con il Giubileo e pure con la celebrazione degli ottocento anni dal Transito del Serafico Francesco (Odorico da Pordenone fu un frate della prima ora) che seguirà immediatamente all’Anno Santo ed è peraltro in corso, giacché stiamo vivendo in questi mesi le primizie del cammino triennale del Centenario Francescano 2023 2026, un evento di speranza per il mondo in apprensione a causa di guerre e sconvolgimenti climatici e per l’Italia che ha in Francesco d’Assisi il santo patrono.
Con questa annotazione di speranza, avvaloriamo gli auguri sul nuovo anno.
Gennaio 2024
Walter Arzaretti & Dino Zimolo, a nome della Commissione B. Odorico per la canonizzazione e il culto
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Aprile – Diffusione, a cura del Centro Culturale “A. Del Noce” Pordenone (prof. Roberto Castenetto), del volume “Marco d’Europa. La grazia e il potere”, raccolta di studi (285 pagg.; tra essi “Pordenonesità del Beato Marco” di W. Arzaretti) occasionata a fine 2022 dall’acquisizione da parte di più soggetti culturali pordenonesi di un dipinto seicentesco con il Beato Marco ambientato alla liberazione di Vienna. Il Comitato, coinvolto nella preparazione del volume, lo è ora negli eventi collaterali 17 aprile – Prima presentazione del volume alla Biblioteca Civica di Pordenone, moderata da Roberto Castenetto con interventi (pure illustrativi del dipinto attribuito a J. M. Roos) dei curatori con lui Giordano Brunettin, Margherita Agostini, Walter Arzaretti e di Linda Borean (Università di Udine) 22 aprile – Messa annuale in località Tremeacque (Ghirano di Prata) con preghiera ai ponti “Beato Marco” (celebra don Gianluigi Papa parroco di Sacile; è presente la reliquia). Pagina de “Il Popolo” per il 20° dalla beatificazione (e articoli specie in settimanali diocesani). A seguire, al teatro di Prata, rappresentazione “Anno Domini 1571” del Gruppo Teatro di Corva sui fatti di Lepanto, replicata a Pordenone Don Bosco (7 ottobre) e a Conegliano Casa Toniolo (4 novembre): si ricordi il forte impegno del Gruppo negli anni trascorsi allestendo e replicando numerose volte la rappresentazione su Padre Marco d’Aviano 25 aprile – A Tapogliano (Ud), Villa Pace, esposizione del dipinto seicentesco e presentazione del volume su Marco d’Europa con interventi dei professori R. Castenetto e G. Brunettin e di W. Arzaretti 27 aprile – Nel giorno del ventennale della beatificazione, inizio dell’esposizione “Da Gorizia a Vienna. Marco d’Europa in un dipinto di Johann Melchior Roos” nella chiesa dell’Immacolata del capoluogo isontino, curata (anche con una pubblicazione sintetica) dal Centro pordenonese “Del Noce”: interventi principali del prof. Giordano Brunettin e del prof. Michele Cassese (Università di Trieste), presente il sindaco della città. La mostra, ben frequentata da cittadini e passanti, termina il 7 maggio [Messa vespertina concelebrata per il 20° nel duomo di Aviano] 29 aprile – Messa nel tempo della mostra a Gorizia e per il ventesimo dalla beatificazione nella chiesa di Sant’Ignazio (piazza Vittoria), luogo degli studi del Beato Marco, celebrata con panegirico, preghiera bilingue per la pace (italiano e sloveno) e benedizione con la reliquia dal canonico mons. Arnaldo Greco 4 maggio – San Vito al Tagl., Casa del Clero, sala Beato P. Marco: discorso e preghiera coi preti per la pace 20 maggio – A Cordenons, parrocchia di Santa Maria Maggiore, messa celebrata dal parroco don Angelo Grillo con finale benedizione della piazzetta Padre Marco d’Aviano retrostante la chiesa e l’oratorio, preceduta in oratorio da un approfondimento, a presentazione pure del nuovo volume, con intervento di Giordano Brunettin (il grande dipinto del Roos è esposto in chiesa fino all’indomani, domenica 21, e viene collocato a fine mese definitivamente nel Museo diocesano d’Arte Sacra di Pordenone). Il 18 febbraio era stata scoperta dal Comune la tabella dell’intitolata piazzetta, con discorso del Comitato 9 giugno – Presentazione di R. Castenetto e G. Brunettin del volume “Marco d’Europa. La grazia e il potere” nel Palazzo Ferro di Aviano a cura della Biblioteca Comunale: messaggio a nome del Comitato 17 giugno – Pellegrinaggio in pullman a cura del Comitato da Pordenone a Chioggia nel giorno del quindicesimo anniversario di padre Venanzio Renier da Chioggia anima della causa del Beato Marco: al mattino in barca all’isola di Pellestrina con sosta nel santuario mariano dell’Apparizione; nel pomeriggio visita
guidata da mons. Giuliano Marangon – a cattedrale, museo diocesano e cappella del vescovado dell’ordinazione del Beato Marco, qui con momento di devozione; segue la messa concelebrata dal vescovo diocesano mons. Giampaolo Dianin nella Basilica di San Giacomo con intenzione per la pace [Messa per padre Venanzio il 19 giugno nel cimitero di Aviano e nella chiesa del Cristo a Pordenone] 20 giugno – Tradizionale messa votiva del Beato Marco, e per l’anniversario di p. Venanzio e 1° del vescovo p. Flavio R. Carraro, nella chiesa dei Cappuccini a Conegliano, celebrata dal guardiano p. Giorgio Basso 1° luglio – Messa (prefestiva) degli anniversari, 40° del cappuccino p. Cesario Maria Finotti e 15° di p. Venanzio Renier, a Udine nella chiesa del Carmine, concelebrata dal vicario generale mons. Guido Genero
12 agosto – Pellegrinaggio da Pordenone in pullman, a inizio mese del Beato Marco promosso dal Comitato, con meta Andreis (Valcellina) dove la piazzetta del paese viene intitolata al cappuccino “artefice di pace in Europa”: messa presieduta dal parroco don Luca Basaldella e benedizione di un ritratto del beato per la chiesa (A. Susanna), indi scopertura della tabella (sindaco Fabrizio Prevarin) e benedizione con la reliquia della piazzetta. Dopo il pranzo a Erto, itinerario a sessant’anni dal disastro del Vajont: soste guidate alla diga e poi al cimitero monumentale di Fortogna e alla chiesa nuova di Longarone 13 agosto – Memoria del Beato Marco coincidente con la domenica: al mattino, messa nella chiesa decanale di Tarvisio celebrata dal vicario generale dell’Arcidiocesi di Udine mons. Guido Genero con invocazione della pace in Europa nelle lingue italiana, tedesca e slovena qui parlate; nel pomeriggio, nel tempio di Monte Grisa a Trieste, preghiere mariane del Beato Marco e intercedenti pace (pure in sloveno) alla messa vespertina e poi durante la processione e messa serale con l’arcivescovo Giampaolo Crepaldi (frequentato appuntamento qui di ogni 13 del mese). Pagina de “Il Popolo” di Pordenone con riferimenti anche al beato Papa Luciani: di lui, con il concorso del nostro Comitato, sta girando in regione, in questo mese a Erto e a Canale d’Agordo, una mostra fotografica e devozionale promossa dai Salesiani di Pordenone. Trasmissioni a inizio mese (come nell’anno) a Radio Voce nel Deserto Pordenone e Radio Spazio Udine. Ristampato e diffuso il cartoncino trilingue con invocazioni di pace del beato. Messa serale a Villotta d’Aviano concelebrata col vescovo e processione al capitello con lettura del Transito 14 agosto – Nel pomeriggio vigilia dell’Assunta, rosario e preghiera (bilingue) per la pace intercedente il Beato Marco con le anziane della casa delle Suore della Medaglia Miracolosa (slovene) in Gorizia 19 e 20 agosto – Recita e diffusione della preghiera per la pace, presente la reliquia del Beato Marco, nella chiesa di Piancavallo, alle messe prefestiva del sabato e mattutina della domenica celebrate dal parroco. Prima di quella prefestiva, il prof. Brunettin presenta all’aperto Marco d’Europa 26 agosto – Primo anniversario di mons. Sergio Moretto (messa nel Monastero Benedettine di Poffabro) 27 agosto – Tradizionale messa, celebrata dal rettore, con presenza della reliquia del Beato Marco e preghiera per la pace, nel santuario della Santissima sul Livenza a Coltura di Polcenigo 10 settembre – Messa del Santissimo Nome di Maria celebrata da un cappuccino con presenza della reliquia e preghiera per la pace per intercessione del Beato Marco a Capriva del Friuli (Go); segue processione patronale con recita di preghiere mariane del beato. Pagina speciale del settimanale “Il Popolo” nel 340° dalla liberazione di Vienna (e per la memoria, a ricordo di essa, del Nome di Maria) con sottolineature sul beato nel momento in cui non cessa la guerra sul suolo dell’Europa 12 settembre – Messa del Santo Nome di Maria presente la reliquia del Beato Marco e invocazione della pace con le Suore Terziarie Francescane Elisabettine di via padre Marco d’Aviano a Pordenone 17 settembre – Presentazione e diffusione a Pradis di Sotto della pubblicazione “Don Terziano opere & giorni”, curata dal Comitato sull’attività pure per Padre Marco di don Cattaruzza: dopo la messa e processione mariana, interventi in chiesa di Walter Arzaretti e del sindaco di Clauzetto Giuliano Cescutti 23 settembre – Messa prefestiva a Claut con benedizione del parroco di un dipinto di San Pio da Pietrelcina, cappuccino, opera di Andrea Susanna; a fine messa, collocazione all’altare primo di sinistra della chiesa di questo e del dipinto del Beato Marco (dello stesso autore) benedetto il 12 agosto 2022 4 ottobre – Conferenza in Seminario a Pordenone dello storico professor Franco Cardini su “L’Europa di Padre Marco e l’Europa di oggi” (nella rassegna dell’editoria religiosa “Ascoltare, Leggere, Crescere”) 10 ottobre – Presenza nel tempio di San Nicolò a Treviso alla messa esequiale per mons. prof. Lino Cusinato membro del Comitato (mentre è in corso a Riese la peregrinatio corporis del papa San Pio X) 29 novembre – Si apre il Centenario Francescano 2023 2026 (in proposito pagina “Il Popolo”, 3 dicembre) [Il 17 novembre, messa nell’anniversario di nascita e battesimo del Beato Marco in duomo ad Aviano] Presidenza riunita il 25 marzo, 21 luglio, 9 dicembre in Seminario a Pordenone; Natale: inviati auguri del Comitato. Usati nell’anno per comunicazioni e notizie: sito internet (a cura di R. Bressa), mails e whatsapp
Chioggia 17.6.2023, messa con il vescovo Dianin Claut 23.9.2023, nuovi dipinti di S. Pio e B. Marco
Pellegrinaggio per la pace 12.8.2023 – sopra: Andreis, in occasione dell’intitolazione della piazzetta a P. Marco; sotto: tappe al cimitero di Fortogna (60° del Vajont) e a Erto (nostra mostra Beato papa Luciani)
Si apre il Centenario Francescano 2023 2026 Siamo alle tappe iniziali del cammino triennale: l’ottavo centenario della Regola bollata, cioè approvata dal papa Onorio III con la bolla Solet annuere del 29 novembre 1223 (ora festa di Tutti i Santi dell’Ordine Serafico), e della prima rappresentazione del presepe voluta da san Francesco a Greccio nel Natale 1223 Un evento internazionale che coinvolge in modo del tutto particolare l’Italia, di cui san Francesco è il patrono e che fu il teatro degli avvenimenti della sua vita che si vanno a celebrare: ai centenari della Regola e del presepio di queste settimane, seguiranno quelli dell’impressione delle Sacre Stigmate sul monte de La Verna (1224) e della redazione del Cantico di Frate Sole o delle Creature (1225). Culmine saranno, dopo il Giubileo ordinario della Chiesa, gli ottocento anni dalla Pasqua di Francesco ad Assisi del 3 ottobre 1226. Il Centenario Francescano 2023 2026 è un appuntamento denso di significato che culminerà nel 2026, quando il 3 ottobre verranno celebrati gli 800 anni dal Transito del Poverello alla Porziuncola. Il vescovo di Verona monsignor Domenico Pompili, incaricato dalla CEI per il centenario, dà la carica rammentandoci che in questo scorcio del 2023 “si ricorda l’anniversario del primo presepe e della regola bollata”. È stato questo presule, allora vescovo di Rieti, nella cui diocesi è ricompresa Greccio, ad avere lanciato ufficialmente l’iniziativa due anni fa assieme al vescovo di Arezzo (La Verna è, in questa diocesi, il luogo delle stigmate impresse a San Francesco: di esse si celebrerà il centenario il 17 settembre 2024) e a quello di Assisi monsignor Domenico Sorrentino. Gli ordini e realtà francescane sono già riuniti ai massimi livelli in un comitato specifico. Hanno scritto i ministri generali: “Non ci sfugge l’importanza di questo Centenario, che non riguarda solo alcune celebrazioni nei santuari del centro Italia, ma vuole aiutarci in tutto il mondo a riprendere e approfondire insieme i punti essenziali della nostra identità carismatica francescana. Siamo certi che questo itinerario sarà una possibilità molto ricca di ravvivare la nostra comune ispirazione e identità, non appena per noi stessi, ma nella Chiesa che è pellegrina tra gli uomini e donne di questo tempo, benedetto e complesso, al quale annunciare di nuovo la gioia del Vangelo di Gesù Cristo, nella benedizione della fraternità universale, e nella custodia del creato”. La speranza è dunque di rilanciare il pensiero francescano nella dimensione contemporanea anche al di là dei confini nazionali. “Mettere diversi territori non in competizione, ma in conversazione” è l’obiettivo delle iniziative, ha ribadito monsignor Pompili, accanto a quello di coinvolgere i fedeli. Il vescovo di Assisi, dal canto suo, ha messo l’accento sull’opzione evangelizzatrice legata al carisma francescano, che si riflette nella scelta radicale del Vangelo, nella vita fraterna, nella povertà, nel servizio ai poveri e
nella promozione della pace. “Francesco è il santo che può aiutarci”, secondo monsignor Sorrentino, guardando alla necessità odierna di riparare la Chiesa e la nostra casa comune. “Riparare e non rottamare”, per il vescovo di Verona, che ricorda l’azione sinergica alla base del lavoro del coordinamento ecclesiale per il Centenario Francescano. Sono stati infatti costituiti diversi comitati, compreso quello governativo italiano. Quello della famiglia francescana, in modo particolare, vuole affiancare tutte le realtà francescane sparse nel mondo per consentire l’adeguata celebrazione dei centenari. Da inizio 2023 è aperto per questo un nuovo sito web gestito interamente dai francescani. Il portale contiene la cronaca dei vari eventi mentre i sussidi spirituali per viverli sono in circolazione, tradotti in undici lingue tra le quali l’arabo e il cinese. La nostra terra ha motivi speciali per inserirsi con qualificate iniziative nello sviluppo triennale del Centenario Francescano in onore del patrono d’Italia. Perché in essa l’ideale francescano attecchì fin dai primi suoi tempi; perché ha generato sin da subito vocazioni numerose e anche personalità di spicco internazionale di figli di san Francesco; perché continua a godere del carisma, dell’esempio e del servizio dei Figli del Serafico; perché infine, ma forse in principio, rivestono un’enorme significanza per l’oggi le tematiche sulle quali il Centenario Francescano 2023 2026 vuole porre l’accento e stanno al centro del magistero del Santo Padre che da san Francesco ha tratto il nome di pontefice e il cui pensiero e stile gli è di continua ispirazione, anche in questi anni e giorni di perniciose guerre e sconvolgimenti climatici, come rivelato dalle sue encicliche Laudato si’ e Fratelli Tutti. È una grande opportunità da non perdere (come non fu qui perso l’ottavo centenario della nascita di san Francesco d’Assisi nel 1981-82) il Centenario Francescano 2023 2026: anche per condividere riflessioni su terreni di vitale importanza con realtà diverse da quelle ecclesiali, nel desiderio di contribuire insieme al bene comune, di costruire la casa comune e promuovere l’urgente cultura dell’incontro, oltre che per invocare dal patrono la pace e la concordia sociale sulla nostra Italia vocata, quale culla della civiltà occidentale e cristiana, a essere pure faro di pace per il mondo.
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Piaccia a Dio di consolarci con la santa pace. … Habbiamo qui fatto nuovamente la fontione per ricevere la santa benedittione del padre Marco; et il giorno di Natale, con li altri fin’al primo giorno dell’anno, continuaremo così, pregando la divina clemenza… Auguro felicissime le sante feste di Natale a vostra paternità con l’anno sosseguente pieno d’interiore pace e felicità
Il canonico Zueyen di Costanza al padre Cosmo, compagno del p. Marco Costanza (Germania) 12 dicembre 1681
Come rispecchia bene, questa nota di oltre tre secoli fa, i nostri sentimenti di oggi nell’attesa colma di speranza della pace! Anche noi, come Comitato per la causa del Beato P. Marco, abbiamo elevato e invitato a innalzare in quest’anno preghiere e novene perché cessi la guerra. Essa purtroppo continua in Ucraina e un altro conflitto, inestricabile, sta anzi coinvolgendo la terra in cui il Salvatore nacque. Siamo tuttavia convinti per fede di perseverare nella richiesta a Lui: quel Bimbo che viene nel Natale è il Figlio di Dio, il “Principe della pace”. In tale modo rispondiamo pure all’appello del papa che chiede di pregare ancora e tanto per la pace. Noi presentiamo a Dio questa sempre urgente intenzione invocando il Beato Marco, colui che pregò e ispirò pace in Europa. Accompagniamo dunque gli auguri di Santo Natale 2023 ai devoti del cappuccino proponendo di imitare il credo, lo zelo pastorale e l’affidamento al Beato Marco del canonico tedesco di Costanza e ci impegniamo a pregare per la pace anche nel nuovo anno 2024, fatti così più persuasi della bontà e attualità della proposta del nostro beato.
Don Luigi Stefanuto, presidente con il Consiglio di Presidenza del Comitato Beato Marco
UNA “FUNZIONE” NELL’OTTAVA DI NATALE: PERCHÉ PIACCIA A DIO CONSOLARCI CON LA PACE Così tre secoli fa un canonico tedesco, devoto del Beato Marco, invocò pace e la fece invocare
Piaccia a Dio di consolarci con la santa pace. … Habbiamo qui fatto nuovamente la fontione per ricevere la santa benedittione del padre Marco; et il giorno di Natale, con li altri fin’al primo giorno dell’anno, continuaremo così, pregando la divina clemenza… Auguro felicissime le sante feste di Natale a vostra paternità con l’anno sosseguente pieno d’interiore pace e felicità
Il canonico Zueyen di Costanza al padre Cosmo, compagno del p. Marco, Costanza (Germania) 12 dicembre 1681
Colpisce questo passaggio di ritrovata lettera di un ammiratore, prete tedesco, pieno di fede e devozione nei confronti del Beato Padre Marco. Come rispecchia bene, tale nota di oltre tre secoli fa, i nostri sentimenti di questi giorni d’Avvento, cioè di attesa anche, ancora, della pace! E come ci può far vincere l’umano scetticismo, la rassegnazione che prende ormai pure i credenti: siamo invitati, nella grande festa di pace che è il Natale, a innalzare “nuovamente” preghiere perché Gesù voglia “consolarci con la santa pace”! È, questa, una proposta in particolare per il tempo della Novena e dell’Ottava di Natale: mentre un altro conflitto, inestricabile, sta sfregiando proprio la terra in cui nacque il Salvatore e la guerra europea in Ucraina non cessa, rischiando di non trovare più attenzioni sufficienti nel mondo, che sono necessarie. Siamo noi cristiani a non dover deflettere, noi che dobbiamo tenere gli occhi e le labbra aperti nella richiesta della pace: perché quel Bimbo, che crediamo Figlio di Dio, nel Natale è venuto e viene esplicitamente come il “Principe della pace”. Il barone Zueyen, canonico di Costanza – la città della Germania meridionale sul bellissimo lago alpino omonimo ai confini con la Svizzera (Padre Marco era passato di lì a predicare il 4 e 5 settembre di quell’anno stesso 1681) – scelse di presentare a Dio la sua intenzione – chiedendo in distanza pure la benedizione del cappuccino – per il mezzo di colui che aveva appena annunciato pace e pentimento viaggiando per sei mesi, da nord a sud, i paesi tedeschi e convertendo i cuori delle folle accorse nelle piazze delle principali città; lui che la pace avrebbe di lì a poco interceduta in contingenze impossibili dell’Europa, e con una fede da muovere quella di moltissimi e consentirgli apporti a essa (alla pace) coraggiosi e decisivi sul piano anche diplomatico. È bellissimo qui leggere che l’invocazione venne condivisa dal canonico con i fedeli celebrando un ottavario (“funzione” ancora oggi talvolta lo chiamiamo) iniziato “il giorno di Natale” e proseguito “fin’al primo giorno dell’anno” (che non era, come lo è oggi, Giornata Mondiale della Pace), condotto con sottolineata convinzione e insistenza: “continuaremo così pregando”! Ci commuove la santa perseveranza di quell’uomo, espressione di speranza, che a noi sta venendo meno, oltre che di zelo pastorale e affidamento ai santi nelle necessità; e ci sprona a dare risposta, noi ora, all’appello ripetuto di papa Francesco che quasi ci costringe a mantenere puntati i fari sulla pace da chiedere, ancora e tanto, a Dio. Per chi riconosce che il Bambino di Betlemme è venuto a cambiare il mondo, ciò non è mai utopia e oggi è il modo autentico con cui augurare e fare Natale. Walter Arzaretti
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concludiamo due mesi molto intensi – agosto/settembre 2023 – che ci hanno visto celebrare in più tappe il tradizionale mese del Beato Marco (agosto) e, in settembre, anche la festa del Santo Nome di Maria: quest’ultima più significativa ricorrendo il 340° dalla liberazione di Vienna (12 settembre 1683); inoltre da evidenziare mentre non cessa la guerra sul suolo dell’Europa con l’invasione armata dell’Ucraina. Perciò questo tempo l’abbiamo voluto dedicare, in ogni luogo ove ci siamo portati, alla preghiera di pace. Fioriscano ancora sulle nostre labbra le espressioni elevate a Dio a Vienna invasa militarmente dal Beato Marco: “Allontana le genti che vogliono la guerra; noi non amiamo altro che la pace”.
Un ulteriore appuntamento ci farà riflettere su questa realtà considerando il passato (la storia è sempre maestra di vita). Ed è la conferenza che il ben noto storico prof. Franco Cardini, autore di un volume su “Il Turco a Vienna”, terrà nell’Auditorium del Seminario di Pordenone mercoledì 4 ottobre con inizio alle ore 17.30. Titolo: “L’Europa di Marco d’Aviano e l’Europa di oggi”. Si tiene nell’ambito della rassegna sull’editoria religiosa “Ascoltare, leggere, crescere”, cui pure il Comitato Beato Marco per la causa di canonizzazione è grato, come al prof. Roberto Castenetto che l’ha ispirata a conclusione delle presentazioni del recente volume “Marco d’Europa la grazia e il potere”.
Importante è anche il giorno in cui l’incontro si tiene: nella festa di San Francesco d’Assisi, 4 ottobre. Essa segna quest’anno l’avvio di un periodo lungo e articolato di riflessione sulla figura e il movimento spirituale innescato dal Poverello. Inizia infatti il Centenario Francescano 2023 2026 che ci condurrà sino alla celebrazione dell’8° centenario del Transito di San Francesco il 3 ottobre 1226. Noi italiani siamo in ciò particolarmente coinvolti poiché il santo di Assisi è il patrono d’Italia; ma interessato è il mondo intero al quale San Francesco offre ancora attualissimi messaggi sui temi vitali della pace, della salvaguardia del creato, della fraternità.
Vi invitiamo a fare il possibile per essere presenti alla conferenza del prof. Cardini “L’Europa di Padre Marco e l’Europa di oggi”: Seminario diocesano di Pordenone, mercoledì 4 ottobre ore 17.30.
In allegato o acclusi trovate dei materiali, anche di riflessione, su quanto abbiamo celebrato di recente per il Beato Marco; e sull’anniversario di Vienna 1683 negli attuali contesti; inoltre sull’avvio del Centenario Francescano. Grazie!
Domenica 12 agosto intitolazione di una piazza ad Andreis dedicata al Beato Marco d’Aviano. Un ringraziamento particolare all’Amministrazione comunale che ha deciso di intitolare la piazza al Beato Marco e a Don Luca che celebrerà la messa in occasione di questa importante cerimonia
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Verrà allestita domenica 30 luglio nella chiesa nuovo di Erto e Casso la mostra dedicata al Beato Giovanni Paolo I . La mostra poi il 20 agosto sarà visibile presso la Chiesetta della Diga del Vajont
In occasione dell’apertura verrà celebrata una messa alle ore 9.00
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Ricco il programma di cerimonie ed iniziative cjhe avranno luogo in Valcellina nella giornata del ricordo del Beato Marco d’Aviano. Chi volesse partecipare è pregato di segnalare la sua presenza.
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PREGHIERA IMPETRATORIA DELLA SALUTE E DELLA PACE per intercessione del Beato Marco d’Aviano apostolo di misericordia, pace e contro il “male pestilenziale”
O Dio, Tu sei la misericordia e il perdono;Tu sei Provvidenza per ogni uomo che crede in Te e torna a Te. Volgi il Tuo sguardo a questa nostra umanità che fatica a trovarTi anche nelle contingenze più difficili della storia.
Tu, che strappasti lacrime di sincero pentimento al Beato Marco d’Aviano e ne esaudisti la preghiera per il Tuo popolo; Tu, che lo armasti di ardore nel proclamare che a Te, che sei Amore, si deve amore perfetto, dolore dei peccati; Tu, invocato da lui Soccorso nelle necessità, guardaci per sua intercessione dai pericoli e dai contagi: fa’ che l’unione a Te, nostra Salute, preservi a noi i grandi doni della salute e della pace.
A Te, Dio, rivolgiamo fiduciosi anche questa supplica: sostieni la fede dei cristiani nel tempo dell’incertezza e della paura, tieni desta nella società la speranza di giorni migliori, ravviva in tutti la carità che costruisce l’unità nella prova e rende così fraterne le relazioni nell’aiuto vicendevole, infondi ancora alle nostre comunità slancio di vita evangelica.
Mio Dio, per l’intercessione della Beata Vergine Maria della Salute e la preghiera a Te del Beato Marco,
Ti chiediamo: pentimento per amor Tuo, comunione e “pace con Te, con noi e con tutto il nostro prossimo”, ancora solidarietà negli ambienti di cura, guarigione per i malati, salute per tutti!
Per Gesù Cristo, Medico delle anime e dei corpi, Principe della Pace, nostro Signore. AMEN.
Gloria al Padre…
Beata Vergine Maria della Salute, prega per noi
Beato Marco, prega per noi
AMEN
Gloria al Padre… Beato Marco, prega per noi
Chi, invocando il Beato Marco, riceve grazie potrà segnalarle a COMITATO BEATO MARCO PRO CAUSA DI CANONIZZAZIONE Casa Betania, via Villanova 14 – 33170 Pordenone (Italia) comitatobeatomarco@virgilio.it
ATTO DI DOLORE PERFETTO
Io debole creatura ed indegna, prostrato ai tuoi piedi confesso con intenso dolore e con l’anima piena di confusione le mie innumerevoli negligenze e peccati, che ho commesso nella mia vita.
Ti ho offeso, o mio Dio, Ti ho offeso e mi pento dal profondo del mio cuore. Nella viva speranza del Tuo santo aiuto, ho il fermo proposito di morire piuttosto che commettere ancora un solo peccato mortale.
Mi dolgo senza fine dei miei peccati, soprattutto per questo: perché ho offeso Te, mio Dio infinitamente buono e amoroso, dalla cui lode, ringraziamento e glorificazione nessuna creatura dovrebbe mai cessare. Amen
PREGHIERA DI INTERCESSIONE
Santissima Trinità,
Padre, Figlio, Spirito Santo,
noi ti adoriamo e ti glorifichiamo
perché tu sei il Bene, sommo Bene,
e da cui proviene ogni Bene.
Tu hai fatto del Beato Marco d’Aviano
un apostolo di pace,
un promotore di unione fra i popoli d’Europa,
un padre per i più deboli e indifesi,
e un potente operatore
di miracoli spirituali e materiali.
Concedi anche a noi,
per sua intercessione,
lo stesso spirito di fede, di fraterno amore,
di concordia, di pace
e la grazia che imploriamo…
Gloria al Padre…