IN DIFFUSIONE UN PIEGHEVOLE CON L’ATTO DI DOLORE PERFETTO

Il Comitato Beato Marco non può non coinvolgersi nel Giubileo della Misericordia, solo a ricordare la definizione che del grande frate diede San Giovanni Paolo II alla beatificazione: “profeta disarmato della misericordia divina”. Quello stesso evento (del 2003) coincise con la domenica “de Divina Misericordia”. Ed ecco, nel “tempo favorevole” – la Quaresima – quando più “bisognia che non ci stanchiamo di pichiar alla porta della divina misericordia” (lo scrive lo stesso Padre Marco in una lettera del 1691 da Oderzo all’imperatore d’Austria), ecco una proposta specialmente per quanti si accostano alla confessione, per i pellegrini che varcano le porte sante delle chiese giubilari della regione, per parrocchie e comunità religiose affezionate alla memoria del beato e anche per i luoghi di Veneto, Friuli e Lombardia dei celebri quaresimali tenuti ogni anno, senza saltarne mai uno, dal carismatico predicatore (sono venticinque, più cinque altri della predicazione d’Avvento): si tratta di un pieghevole che mette in evidenza come quella per il Beato Marco non sia solo una devozione, ma molto più: una spiritualità della misericordia, dal cappuccino fortemente insegnata nel rapportarsi a un Dio che ci perdona se torniamo a Lui per amor Suo. Questo, in sintesi, il significato di atto di dolore “perfetto”, il cui testo, che tante approvazioni suscitò e tanta diffusione ebbe da vescovi e comunità di molte nazioni d’Europa, è contenuto nel pieghevole insieme alla benedizione secondo la formula che usava impartire il beato, ma solo dopo che ci si era davvero pentiti dei peccati. A questa era annessa l’indulgenza plenaria per speciale concessione papale a Padre Marco. Il suo passaggio per città e contrade del continente, e anche della nostra terra, era così “giubileo”. Particolare che ha indotto ancor più il Comitato a mettere a disposizione questo strumento di preghiera. Parroci, confessori, religiosi/e e fedeli possono trovarlo in particolare nelle chiese giubilari delle diocesi di Concordia-Pordenone, Udine, Gorizia, Vittorio Veneto, e – fra gli altri – a San Marco a Venezia, Sant’Antonio e San Leopoldo a Padova, Monte Grisa a Trieste. Potrebbe essere usato anche per liturgie penitenziali o eucaristiche di questo sacro tempo o di quello pasquale in cui si celebra la Divina Misericordia.

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SAN LEOPOLDO E IL BEATO MARCO APOSTOLI DELLA MISERICORDIA

Ostensione giubilare a Roma dei santi cappuccini Leopoldo e Pio per l’inizio della Quaresima .La reposizione delle reliquie del santo confessore di Padova avverrà il 17 febbraio con una solenne processione iniziata dalla Basilica del Santo. Un legame indissociabile! Solo a pensare a tutta l’affettuosa devozione che il piccolo santo (di statura, ma di quale altezza spirituale!) nutrì per l’antico confratello che vedeva gigante della storia dell’Europa e soprattutto missionario in essa, e annunciatore di quel perdono che lui per tutta la vita amministrò umilmente da una celletta-confessionale del convento di Padova: lo stesso – il convento – che era stato a lungo casa di Padre Marco, anche di agognato ritiro dalle fatiche dei viaggi e della gravosa attività diplomatica (attività per obbedienza! e spesso con riluttanza!); la stessa – la cella – nella quale oggi ancora possiamo entrare, salvata da una mano di provvidenza dal bombardamento del 1944 che distrusse tutto il resto del luogo cappuccino di Santa Croce continua in ..EVENTI

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San Pio, San Leopoldo e il beato Marco d’Aviano nel dipinto di Giuseppe Gatto

Reconciliationis Sancti Ministri. Dipinto (mt 2,90 x 2), ricoperto con foglia d’oro, opera di Giuseppe Gatto di Treviso commissionata nel Grande Giubileo 2000 da don Terziano Cattaruzza, allora parroco di Villotta d’Aviano. Esso accosta tre santi dell’Ordine dei Cappuccini accomunati dal carisma della predicazione del perdono cristiano e dell’amministrazione del sacramento della Riconciliazione. Per questo essi sono tutti e tre ritratti nell’atto di assolvere i peccati o di benedire. Accanto a ciascuna figura, poi, due slogan esplicativi della missione particolare di ognuno: a sinistra, San Pio da Pietrelcina, “crocifisso con Cristo” e fondatore dei Gruppi di preghiera; a destra, San Leopoldo da Castelnuovo, precursore dell’ecumenismo, che esortava i penitenti “Invocate Padre Marco!”; al centro, mostrando il tradizionale crocifisso, il Beato Marco d’Aviano, salvatore d’Europa e taumaturgo del 1600. Ai piedi di ogni figura, un’ulteriore spiegazione visiva del ministero dei tre santi frati cappuccini: sotto San Pio è dipinta la Casa Sollievo della Sofferenza; sotto San Leopoldo la sua cella-confessionale del convento di Padova; sotto il Beato Marco una carta geografica dell’Europa da lui percorsa per mediare pace, favorire unione, predicare misericordia.

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Beato Marco d’Aviano: profeta disarmato della misericordia

Anno Misericordia 1

Anno Misericordia 2

 

Nell’anno giubilare della misericordia il Comitato ha realizzato un cartoncino di preghiere del Beato Marco d’Aviano “profeta disarmato della misericordia”

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VENERABILE SUOR SERAFINA GREGORI

A gennaio, dopo Odorico, si ricorda fra i “santi” religiosi del Pordenonese la Venerabile Suor Serafina degli Angeli, figlia di San Francesco anch’essa, entrata in Dio il 30 gennaio 1935. Ben intonato quindi il farne memoria alle battute finali dell’Anno della Vita Consacrata (si chiude il 2 febbraio, festa della Presentazione di Gesù al Tempio) oltre che nell’Anno Santo straordinario. Gli appuntamenti previsti:

  • Venerdì 29 gennaio a Venezia, nella chiesa di Casa Madre delle Suore Francescane di Cristo Re, alle ore 18, santa messa celebrata dal padre provinciale dei Frati Minori Mario Favretto. La casa si trova nel retro della grande e storica chiesa di San Francesco della Vigna nel sestiere di Castello; qui Suor Serafina visse la sua vita religiosa, quasi tutta segnata dalla Croce della malattia e dell’infermità, e qui morì.
  • Domenica 31 gennaio a Fiume Veneto, ove la venerabile nacque, Cammino giubilare dalla chiesa parrocchiale a quella della frazione di Cimpello (inizio ore 9, arrivo con santa messa ore 11) con tappa a ricordo della suora che tutto il paese ha sempre detto santa.  Di lei, e delle attività su di lei, così si legge nello scritto riassuntivo “Tutti i Santi pordenonesi”:
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Domenica 17 celebrazioni solenni del Beato Odorico

Le messe della solennità patronale del beato Ororico da Pordenone saranno celebrate domenica 17 nella chiesa del Botta alle 9 e alle 11, con presenza del ministro provinciale dei Frati Minori Veneti padre Mario Favretto, il quale alle ore 17 celebrerà e predicherà pure al Santuario “Madonna delle Grazie” presso l’altare eretto dai pordenonesi al loro grande figlio. Cordenons si associa alle feste odoriciane in parrocchia di Sclavons, ove operano ben due famiglie religiose, di francescani e di missionari (Comboniani): proprio come Odorico, egli pure francescano e missionario. Le due comunità si riuniscono con i fedeli: dai Comboniani  e quindi dai frati, nella chiesa parrocchiale di San Pietro (domenica 17, ore 9.30): manifestazione della bella comunione d’intenti che le animano e che viene come solennizzata nel Giubileo e al termine dell’Anno loro dedicato.

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Concerto spirituale in onore del Beato Odorico

Domenica 17 gennaio  ore 17.00 –  Concerto spirituale in onore del Beato Odorico con la partecipazione della flautista Anna Tulissi e del pianista Alessandro Feltrin e lettura di testi odoriciani

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Incontro spirituale con Don Chino Biscontin

Nel mese Odoriciano  incontro spirituale con Don Chino Biscontin nella parrocchiale di Pordenone Chiesa Beato Odorico – venerdì 15 gennaio ore 20.30

incontro con don chino biscontini

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TUTTI I SANTI PORDENONESI (per l’inizio dell’Anno Santo straordinario della Misericordia)

Inizio del Giubileo della Misericordia, anno santo straordinario. Occasione per fare una carrellata, presentare in unico quadro i “santi” della nostra terra pordenonese. Tanto più che è ancora in corso l’Anno della Vita Consacrata, un tempo voluto da papa Francesco, che alla Vita Consacrata appartiene (è gesuita; anche se pochi ci hanno fatto caso, era dalla metà dell’800, con il bellunese Gregorio XVI, camaldolese, che un pontefice non proveniva da un ordine o congregazione religiosa!), per stimare religiosi e religiose dai quali i nostri santi sono stati tutti “generati”. Il dire su di loro è giustificato anche dalle attività che da anni accompagnano da noi e sollecitano le cause di beatificazione e canonizzazione in corso. Un grande “facitore” di questi “cammini” è stato padre Venanzio Renier (1909-2008), cappuccino, da tutti ricordato come un padre Marco (d’Aviano) redivivo: egli portò alla beatificazione nel 2003 il confratello d’Europa, ma stimolò anche le altre cause di riferimento del territorio continua in https://www.beatomarcodaviano.it/i-santi-pordenonesi/

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Gennaio Odoriciano

Cari Amici,

inizia l’anno con il “Gennaio odoriciano”. Come abbiamo scritto un anno fa, sentiamo la “vicinanza” anche del Beato Odorico da Pordenone: non solo per motivi di “geografia”, ma ideali (oltreché d’intercessione). Il medesimo spirito francescano mosse Odorico (nel Trecento) e il nostro Marco (nel Seicento) a percorrere incredibili itinerari di fede (il primo in Estremo Oriente, il secondo in Europa). L’intento: portare Cristo, il Bimbo divino contemplato con struggimento a Natale da San Francesco d’Assisi nel presepio; e a Sant’Antonio di Padova (vissuto cento anni esatti prima di Odorico) apparso e recato in braccio.

Portiamo a conoscenza il programma di questo mese, denso di appuntamenti religiosi promossi – a partire da sabato 9 gennaio – dalla Commissione per la canonizzazione e il culto del Beato Odorico che pure è operativa da Pordenone. E’ un calendario che fino a poche ore fa era – ed è ancora – un cantiere: mosaico di tessere non facili da inserire al posto e al momento giusto!

Quanti possono e sono vicini ai luoghi toccati da quest’altro Itinerarium odoriciano, in Pordenone o Udine, potrà profittarne, tanto più nel Giubileo iniziato (Anno Santo) e nell’Anno della Vita Consacrata che sta per concludersi (2 febbraio 2016): in questo anche noi abbiamo cercato di inserirci, soprattutto pregando con alcune comunità di suore perché – per intercessione dei santi, beati e venerabili religiosi della nostra terra – non venga meno alla Chiesa (e a noi, qui) il dono della presenza, seminatrice di fede, di bene e di bontà, dei fratelli e sorelle dei beati Odorico e Marco.

Auguri! Buona continuazione del 2016 dal Comitato!

 

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