2015 – ANNO DELLA VITA CONSACRATA

Il 2015 è un anno veramente speciale: è l’anno della LUCE, l’anno europeo dello SVILUPPO e per noi cattolici l’ANNO DELLA VITA CONSACRATA . Già dal novembre 2013 Papa Francesco aveva annunziato che l’anno 2015 sarebbe stato dedicato alla Vita Consacrata. L’appuntamento, definito come “soffio dello Spirito”, vuole ricordare il “fecondo cammino di rinnovamento” della Vita Consacrata “facendo anche memoria delle debolezze e delle infedeltà come esperienza della misericordia e dell’amore di Dio” CONTINUA IN EVENTI

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“RITRATTI DI SANTI” MEDITAZIONI QUARESIMALI DI PADRE ANTONIO M. SICARI ocd Sabato 28 febbraio a Conegliano, ore 18:

Un’importante iniziativa si deve al padre Antonio Maria Sicari, teologo carmelitano scalzo, docente al Pontificio Ateneo Teresianum in Roma e già provinciale dei Carmelitani Scalzi in Veneto, autore di volumi di spiritualità e di vite di santi. È anche il fondatore del MEC, Movimento Ecclesiale Carmelitano, il quale promuove ogni anno in Quaresima il ciclo “Ritratti di santi”. Per la Quaresima 2015 il padre Sicari ha scelto cinque santi da ritrarre e portare in vari luoghi d’Italia: tra questi il Beato Marco d’Aviano, “padre e salvatore dell’Europa”.
Gli incontri prevedono una meditazione da lui tenuta, seguita dalla santa messa. L’intento è dunque di alta formazione spirituale del Popolo di Dio. Segnaliamo le seguenti date e luoghi della predicazione (con messa) sul nostro Beato Marco:
a CONEGLIANO, chiesa dei Santi Martino e Rosa, SABATO 28 FEBBRAIO 2015 ORE 18
 a BRESCIA, chiesa di San Pietro in Castello, MARTEDÌ 3 MARZO ORE 20.30
 a ROÈ VOLCIANO (BS), chiesa di San Pietro in vincoli, MERCOLEDÌ 4 MARZO ORE 20.30
 ad ADRO (BS), santuario Madonna della Neve, GIOVEDÌ 5 MARZO ORE 20.30
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La Quaresima del Beato Marco “_2

I 23 anni della “vita pubblica” di padre Marco sono segnati da altrettante quaresime pubbliche: sui pulpiti di Veneto, Friuli, Trentino, Lombardia; di cattedrali o anche di chiese di piccoli e sperduti paesi. Fedele a una missione: il ritorno a Dio dell’uomo che sbaglia e che, se riconosce l’errore e mostra così di amare Dio, Lui è Padre di misericordia. Di qui la raccomandazione di padre Marco, valevole anche per noi oggi, dopo tre secoli: rivolgersi apertamente a Dio, con l’Atto di dolore perfetto, fatto cioè senza paura, correndo in braccio al padre buono del figliol prodigo. Padre Marco si fece in quattro perché tutti chiedessero e trovassero salvezza: è stata, questa, la sua forma di esercitare la carità, il suo modo di donare la vita al prossimo.
In un tempo diverso da quello di padre Marco, ma quanto mai bisognoso del favore di Dio (dove sta andando il mondo ? dove l’Europa? dove l’uomo?), possiamo imitare il nostro beato: per amore di Dio (con la preghiera e il pentimento) e per amore del prossimo (con le opere della carità). E diffondendo sempre bontà, pace e bene a tutti, pure esercitando l’arte difficile ma necessaria del perdono.

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La Quaresima del Beato Marco _1

Nel tempo trascorso da Natale abbiamo fatto in questo sito come tre tappe. Abbiamo segnalato e ricordato tre date, e riflettuto:
1. sul beato Odorico da Pordenone (14 gennaio)
2. sulla Vita consacrata (2 febbraio)
3. sul Giorno del Ricordo
Non possiamo ora tralasciare un quarto momento che lo stesso Beato Marco viveva con tanta intensità e insegna a valorizzare profondamente. È la Quaresima, il tempo sacro in cui coltivare una più grande confidenza con Dio Padre. A Lui Marco d’Aviano incoraggiava a ricorrere, perché “Dio non vuole la morte del peccatore, ma che si converta e viva” (Ez 33, 11). Ripetute erano le sue esortazioni al pentimento, rivolte alle folle delle città d’Europa, ma con una cura tutta particolare nel corso dei quaresimali, assegnatigli dall’obbedienza: mai una volta sola omise di predicarli, nella buona o cattiva salute, e anche quando era premuto dalle richieste dei grandi della terra che su di lui contavano per risolvere tante delicate questioni, in un tempo di pace minacciata o di guerra aperta e di palesi pericoli anche per l’identità culturale e religiosa del continente. Mai padre Marco tralasciò la preghiera, mai i doveri del suo stato di religioso e quelli assunti come predicatore. La sua fu una vita di penitenza: imitazione della passione di Cristo, digiuno, pianto sui peccati degli uomini.

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I martiri di Casa Betania a Pordenone

A CASA BETANIA PORDENONE (via Villanova 14): Messa per il “Giorno del Ricordo” sabato 14 febbraio 2015 alle ore 17.30. Nella cappella si possono vedere i dipinti dei martiri, da poco beatificati, delle foibe e dell’odio ideologico ed etnico che in Istria aveva preso il sopravvento. Parliamo del Beato don Francesco Bonifacio e del Beato don Miro Bulešić, uccisi in odio alla fede cristiana: il primo, pastore impegnato e pieno di fede, rapito sulla via del ritorno alla sua parrocchia e fatto sparire nel settembre 1946; il secondo, prete convinto sgozzato dopo la celebrazione delle cresime nella canonica di un confratello – era l’agosto 1947 – da provocatori vicini al nuovo regime instauratosi, il quale non sopportava l’opera dei preti, capaci di amare e farsi amare dalla gente. Un terzo quadro don Cornelio ha fatto dipingere – proprio in questi giorni – in onore del Venerabile (cioè sulla via della beatificazione) Egidio Bullesi: non un prete, ma un laico, giovane di 23 anni, tutto parrocchia e attività fra i giovani da portare progressivamente e con dolcezza alla pratica cristiana. Egidio visse prima dell’esodo (e morì di tisi nel 1929 nella sua città di Pola), ma esule fu poi l’intera sua famiglia italiana, che generò tre sacerdoti, due dei quali venuti nella diocesi di Concordia .

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10 FEBBRAIO: IL “GIORNO DEL RICORDO” DI FOIBE ED ESULI

Nel Giorno del Ricordo, ricordiamo… Uno dei membri del Comitato ci invita a non dimenticare; non scordare un dramma della storia recente, quello dell’esodo dei fratelli istriani, fiumani e dalmati, cui la Repubblica Italiana rende ora omaggio, dopo tanti decenni di oblio, ogni 10 febbraio.
Lo facciamo volentieri perché il Beato Marco ha qualificato la sua vita cristiana proprio nell’impegno contro i drammi della storia. Questi si ripetono e coinvolgono interi popoli (forse che non lo dobbiamo pregare in questi momenti di pericoli per il mondo, di non pace persino in Europa, e di odio e terrore?). Ricordiamo il dramma dell’esilio dei giuliano-dalmati, e dei morti nelle foibe che lo innescò settant’anni fa alla fine della seconda mondiale, anche perché il Comitato ha trovato sede e accoglienza calorosa in una istituzione di Pordenone (Casa Betania) voluta e costruita da sacerdoti esuli dalle meravigliose isole del Quarnero (da Cherso e da Lussino) continua in …..https://www.beatomarcodaviano.it/eventi/

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Ai margini della festa del 2 febbraio LA GIORNATA E L’ANNO DELLA VITA CONSACRATA

La Chiesa sta celebrando, per volontà di papa Francesco, l’Anno della Vita Consacrata. E nel cuore di esso la Giornata che da quasi vent’anni è fissata per stringerci in un abbraccio di riconoscenza a religiosi e religiose è il 2 febbraio, festa della Presentazione di Gesù al tempio, continua in … https://www.beatomarcodaviano.it/cerimonie/

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14 GENNAIO, FESTA DEL BEATO ODORICO DA PORDENONE Un grande missionario francescano friulano. Come P. Marco

Oggi, 14 gennaio, il calendario delle diocesi del Friuli ci propone la festa del Beato Odorico da Pordenone. E’ una memoria che appartiene anche ai devoti del Beato Marco. Due frati di San Francesco, due missionari (Odorico in Estremo Oriente fino ad arrivare, ai suoi tempi!!, in Cina; Marco missionario apostolico in Europa), due taumaturghi (anche Odorico, di vita santa a Udine già prima di affrontare il suo straordinario, incredibile viaggio, fu un operatore di miracoli), due innamorati di Cristo fino al dono totale, disponibili anche al martirio. Infine, lo sottolineiamo, due friulani e due emblemi del Friuli, anche oltre l’ambito strettamente religioso, che danno un volto alla nostra terra che fu sempre generosa nel donare persone “tutte d’un pezzo”, portatrici di grandi valori, e che hanno fatto nobile questo lembo di terra proiettata in dimensioni internazionali. Per questo degni figli della Chiesa originata in Aquileia, Chiesa madre a vocazione missionaria, capace di amalgamare genti diverse… segue in …. EVENTI

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Pellegrini dalla Valcellina in visita alla tomba del Beato a Vienna

In occasione delle passate festività alcuni giovani pellegrini della Valcellina si sono recati in visita alla tomba del Beato Marco presso la cripta delle tombe imperiali a Vienna

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La Tomba del Beato a Vienna in occasione del Natale

Addobbata a festa la tomba del Beato Marco d’Aviano, nella cripta imperiale a Vienna, in occasione del Natale.

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