Il patriarca di Venezia mons. Francesco Moraglia ha mostrato forte convinzione sul valore della proposta di Marco d’Aviano, santo europeo, dialogando con membri del Comitato – vicepresidente e segretario – a Murano il 14 maggio: il beato cappuccino fu predicatore a ripetizione (quattro solo i quaresimali) nella città dei dogi, dove visse al Redentore e fu a lungo a contatto della Serenissima e del patriarca del tempo. L’incontro (nella foto l’omaggio di pubblicazioni, tra le quali la biografia del Beato Marco stesa dal vescovo e pure beato mons. Longhin) ha permesso di ricordare pure la figura e la lunga opera nel Patriarcato di padre Venanzio Renier ed è spaziato su altri santi legati a Venezia:
il Beato Odorico da Pordenone partito per l’Oriente dalla città lagunare nel 1318; il Beato Daniele d’Ungrispach podestà di Pordenone poi vissuto e morto nel 1411 a Murano; così dicasi dei venerabili Suor Serafina Gregoris fra le francescane di Cristo Re del sestiere veneziano di Castello per quarant’anni (1894-1935) e Padre Bernardino da Portogruaro qui cresciuto dai sette anni (1829) e che riposa nell’isola di San Francesco del Deserto. Mons. Moraglia ha ricordato pure la devozione di La Spezia, città della Marina Militare, sua precedente sede vescovile, al venerabile marinaio istriano Egidio Bullesi, terziario francescano.