VENTICINQUE ANNI FA …

E’ bello ricordare! Venticinque anni fa esatti papa Giovanni Paolo II veniva a visitarci in Friuli Venezia Giulia. Una visita insieme alle quattro diocesi di Concordia-Pordenone, Gorizia, Trieste, Udine (ne fu ispiratore l’arcivescovo padre Antonio Vitale Bommarco!), iniziata il 30 aprile 1992 dalla Chiesa Madre di Aquileia e proseguita sino alla domenica 3 maggio con incontri regionali e diocesani nei capoluoghi delle rispettive chiese locali e anche a Gemona, ricostruita dal terremoto di sedici anni prima, e a Redipuglia, luogo di ricordo della tragedia della guerra e di invito alla pace, specialmente in una terra “particolare” come la nostra, posta al confine orientale d’Italia (un confine difficile!) e oggi nel cuore dell’Europa: l’Europa dei popoli che tra noi convivono da sempre e trovano nella fede cattolica (“aquileiese”) la loro sintesi più alta.

Il Santo Padre, ammiratore di Aquileia, venne a confermarci in questa fede e a fare appello alla nostra vocazione cristiana/europea! La sera stessa di quel 30 aprile arrivò sul tardi a Pordenone e incontrò la cittadinanza in piazza Municipio.

Qui riportiamo il passo del discorso, in risposta a quello del sindaco della città, in cui papa Wojtyla cita i nostri due grandi Odorico da Pordenone, beato, e Marco d’Aviano, allora solo “venerabile” (da un anno: decreto della Congregazione delle Cause dei Santi 6 luglio 1991) e in attesa di quella beatificazione che lo stesso Giovanni Paolo II celebrerà in piazza San Pietro undici anni più tardi, il 27 aprile 2003, e che questa nota vuole pure ricordare nell’anniversario.

Disse il papa polacco:

In questa vostra terra hanno avuto i natali, oltre al grande artista Giovanni Antonio Pordenone, due Francescani, dei quali anche ben fuori di qui è noto da sempre e continua a risuonare il nome: il Beato Odorico, missionario ed esploratore intrepido, vissuto al tempo di Dante, fra il Due e il Trecento, e il Servo di Dio Padre Marco d’Aviano, conosciuto anche nella mia Patria per il contributo spirituale offerto all’unità delle forze politiche e militari dalle quali fu scongiurato, nel 1683, attorno a Vienna, il gravissimo pericolo che incombeva su tutto l’Occidente cristiano.

Fece un breve riferimento ai due nostri ora beati anche all’omelia pronunciata durante la messa celebrata al Parco della Fiera di Pordenone l’indomani, 1° maggio:

L’opera della nuova evangelizzazione, che voi avvertite come urgente anche nella vostra terra, raggiunta dalla fiamma del Vangelo già oltre 1600 anni fa ed illuminata dalla testimonianza di autentici servitori del Signore come, ad esempio, il Beato Odorico ed il Venerabile Marco d’Aviano, sarà efficace soltanto se il Redentore dell’uomo occuperà il centro delle vostre famiglie, di ogni contrada, delle città e dei paesi.

 

Questa voce è stata pubblicata in Senza categoria. Contrassegna il permalink.